La procura di Cagliari avrebbe deciso
di oscurare cinque siti Internet ospitati su service provider
italiani per un'inchiesta sul terrorismo. Si tratterebbe della
prima volta che in Italia si passa alla chiusura di una pagina
on line, con un provvedimento del Pubblico Ministero, senza che
vi sia una decisione di un giudice terzo. Secondo quanto ci
hanno comunicato alcuni legali e organizzazioni per la liberta'
nella e della Rete, nei siti al centro del provvedimento dei PM
non ci sarebbero contenuti proibiti".
Lo dicono i senatori
Marco Perduca (Radicali) e Vincenzo Vita (Pd), che sulla
questione hanno presentato un'interrogazione parlamentare al
ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri. "Come riportato
anche dal sito dell'Espresso - spiegano i due senatori - i
primi due siti in elenco, blog.libero.it/islamnuri e
blog.libero.it/islamitalia, risultano gia' cancellati dalla
piattaforma Libero. Sugli altri tre al momento non c'e' traccia
del materiale contestato ne' dei nomi dei due indagati.
I due senatori chiedono questi chiarimenti: a che titolo i
blog con nome e cognome di cittadini italiani, che non sembrano
contenere l'indicazione di costruzione di bombe ma si segnalano
per la discussione su elementi religiosi o di vita quotidiana
della comunita' islamica italiana sono stati chiusi d'autorita'
e d'urgenza e a quale titolo cittadini italiani di fede
islamica, che si sono sempre contraddistinti per il dialogo
interetnico, siano soggetti a procedimenti penali d'urgenza.
Perche' non si sia scelta la strada della cancellazione di
frasi proibite anziche' l'intera eliminazione di forum di
discussione; perche' sia stato imposto a tutti i fornitori di
accesso ad internet l'obbligo di impedire l'accesso ai blog in
questione a tutti i cittadini italiani".
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